Bonus psicologo 2025: accolte solo 6.300 domande su oltre 360.000. Cosa succede
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bonus psicologo 2025: accolte solo 6.300 domande su oltre 360.000. Cosa succede

Una seduta di terapia dallo psicologo

Il Bonus psicologo conferma l’urgenza di un servizio pubblico nazionale di psicologia. Oltre 360.000 richieste nel 2025.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la salute mentale è cresciuta in modo significativo in Italia. Il Bonus psicologo, pensato per garantire un sostegno psicologico accessibile anche alle fasce economicamente più fragili, ha rappresentato una risposta concreta a un’esigenza sempre più diffusa. Tuttavia, i numeri del 2025 raccontano una realtà allarmante: oltre 360.000 domande presentate dai cittadini, ma solo 6.300 richieste accolte, a causa della cronica insufficienza di fondi.

Questi dati, diffusi dall’Associazione Pubblica, non solo confermano il successo della misura in termini di partecipazione, ma denunciano anche un problema strutturale del sistema: l’investimento pubblico nella salute mentale resta del tutto inadeguato rispetto alla domanda. Secondo l’organizzazione, ogni euro investito in psicologia restituisce undici euro di risparmio all’INPS in termini di giornate lavorative recuperate, un dato che evidenzia l’impatto sociale ed economico positivo di un supporto psicologico diffuso.

psicologo online
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Un incentivo utile, ma ancora elitario

Il Bonus psicologo è stato introdotto con l’obiettivo di offrire un sostegno economico per sedute di psicoterapia a chi vive un disagio emotivo o psicologico, ma si scontra con barriere economiche. L’iniziativa prevede un contributo variabile in base all’ISEE, ma la logica dei bandi a sportello ha trasformato l’accesso al bonus in una corsa contro il tempo. Molti cittadini in difficoltà vengono esclusi, pur avendo tutti i requisiti, solo perché i fondi si esauriscono rapidamente.

Questa modalità, secondo Francesco Maesano, coordinatore della campagna “Diritto a stare bene”, è insostenibile e diseguale. “Serve una riforma – spiega – che garantisca l’accesso universale alla salute mentale, superando le logiche emergenziali e rendendo strutturale il diritto al benessere psicologico”. Come riportato da tgcom24.com

Una proposta concreta per il futuro

Per rispondere a questa emergenza sociale, l’Associazione Pubblica ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare. Con oltre 60.000 firme raccolte, l’obiettivo è istituire un servizio pubblico nazionale di psicologia e un fondo permanente con finanziamento misto pubblico-privato, capace di garantire la copertura integrale delle domande. Il testo sarà depositato in Senato a dicembre 2025.

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ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2025 10:24

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